Il tragico attentato di Nassiriya, al contingente italiano in Iraq, con ben 19 caduti, è stato interpretato artisticamente da Osvaldo Moi con una scultura realizzata a Sarajevo, utilizzando legno di Rovere dei Balcani.
L’opera è il risultato di una personale elaborazione delle figure, della volontà di comunicare la profonda sofferenza avvertita alla notizia, di un’essenziale «costruzione» del complesso monumentale.
In particolare, si sottolinea l’impegno di Osvaldo Moi, che pur non essendo scultore professionista ha saputo delineare con armonia le immagini strette le une alle altre, in una corale e poetica rappresentazione.
Primo Maresciallo pilota di elicotteri, Moi è stato l’immagine dell’esercito per 14 anni, mentre nel 1988 gli è stato assegnato il Premio Nobel della Pace come soldato dei Caschi Blu dell’ONU.
Il suo interesse per la scultura risale agli anni della scuola elementare e, contemporaneamente, ha trovato nella sorella Maria Dolores, artista, una fondamentale guida.
L’esperienza nel campo dell’arte è caratterizzata da una serie di lavori presenti a manifestazioni organizzate a Rivoli (Torino) e Pinzolo Bocenago (TN), dove ha allestito una mostra in collaborazione con i ragazzi portatori di Handicap dell’ANFASS di Tione. I trofei per la 24ore di Mountain Bicke d Pinzolo Bocenago, il bronzo «Olimpico-Dalla ruota alla Luna», il tapiro in legno per «Striscia la Notizia», costituiscono altrettanti momenti dell’attività di Moi che ha fondato l’Associazione Umanitaria Tuttiartisti.
La statua per i caduti di Nassiriya (h.120, l.110, p.45) è stata fusa in bronzo in due copie: una è collocata all’interno del Viale Massimo Ficuciello-Viale IV Novembre, in zona Allea a Novara; la seconda si può vedere in Piazza d’Armi a Torino.
La scultura in legno assume, perciò, un valore simbolico e morale, una testimonianza del dolore dell’umanità, un suggestivo riscontro formale, dove il plastico modellato suggerisce una chiave di lettura dell’evento.
Per tali ragioni, è possibile ipotizzare una valutazione tra 15 e 20mila euro.
Angelo Mistrangelo
Giornalista e Critico d’arte
11 agosto 2006