La famiglia. Nuova installazione di Osvaldo Moi a Pianezza – inaugurazione 18 settembre ore 11

Sabato 18 settembre 2021 alle ore 10 a Pianezza (TO) nell’aiuola verde della rotonda tra Strada della Cortassa e viale Aldo Moro verrà inaugurata, alla presenza dell’Amministrazione che l’ ha commissionata, la nuova opera dello scultore sardo Osvaldo Moi.

L’installazione dal titolo “La Famiglia”,  è ispirata,  come spiega l’artista, al concetto di nucleo familiare che finalmente, dopo il lockdown, torna a fruire della natura. Il lavoro è anche un tributo alla grande forza della figura femminile, sovente vittima di violenze.
Racconta Moi: “Profondo rispetto e ammirazione mi legano a Pianezza, un comune dove valori come patria, famiglia, arte, natura e cultura sono presenti e coltivati. Da quando ho iniziato a conoscerla e a girare per le sue vie e piazze, fino ai suoi parchi e le sue rotonde, ho potuto apprezzare l’intenzione dell’amministrazione di arricchirla con opere di artisti contemporanei. Già nel 2009 ero stato infatti coinvolto per realizzare e collocare nel Parco della Pace, (un centinaio di metri dalla rotonda che accoglie questo mio nuovo lavoro) una copia del monumento ai Caduti di Nassiriya (installato come primo lavoro di arte pubblica nel 2004 a Novara e poi nel 2006 a Torino (in piazza d’Armi).
Stiamo vivendo – e mi auguro si stia uscendo – da un lungo periodo dove il COVID19 l’ha fatta da padrone: una eco continua, quel battere sulla nostra pelle come dei poveri tamburelli, che ci ha condizionati modificando il nostro modo di intendere la vita. Ci siamo anche avvicinati di più alla consapevolenza che stare all’aperto, nel verde, ci fa stare meglio. La natura e l’arte – in tutte le sue forme – ci sono state di grande conforto. Il prezzo più grande di questo lungo periodo difficile credo lo abbia pagato ogni nucleo familiare, e in particolare, la Donna. Anzi, moltissime donne, a cui, per scarico di violenza, è stata tolta la vita. Una Vita preziosa che voglio ricordare e a cui dare tributo.
Ispirata da questi pensieri ha presso le mosse la mia progettazione artistica che ha preso forma nello spazio rotondo tra Strada della Cortassa e il viale dedicato a Aldo Moro. Un progetto nato tempo fa sulla proposta di realizzazione di una scultura in centro di Pianezza: poi il tempo scorre, come le idee corrono con molti progetti validi, ma costosi, che purtroppo si arenano tra le maglie della burocrazia e i problemi di tutti i giorni, ma il germoglio di quel seme, stava mettendo  radici solide.
A distanza di mesi, l’idea di abbellire una rotonda c’era, non più in centro ma in una più ampia rotonda. Così mi hanno proposto un area verde con piante, cespugli: quale spazio migliore per celebrare la famiglia, la sua guida, la Donna con la D maiuscola. Quell’immagine quel cortometraggio a colori, quei profili in lontananza su quel prato, erano vivi in movimento, sprigionando allegria, festeggiando la libertà dopo un anno e più di chiusure e divieti per celebrare la libertà dell’evasione e di una vita che ritorna. Ho riportato così l’idea su un pezzo di carta e quel  fermo immagine su un A4, condito dal giusto filo logico, ha conquistato gli addetti ai lavori.
Questa idea ha convinto il Sindaco, che partendo da un budget limitato, ha voluto comunque cogliere la possibilità di tributare con un opera d’arta pubblica la serenità, l’allegria, la libertà e rendere così il giusto tributo alla Donna, la mamma: una scelta troppo importante anche per me impedendomi di non cogliere quello scettro che Pianezza mi offriva per una seconda volta.
Da artista non ho disegnato mere sagome. Su quella lamiera ho inciso spensieratezza, allegria, felicità, tentando di esprimere la voglia di dimenticare i momenti di tristezza, malinconia e restrizioni. E l’ Uomo, in quanto figura maschile, nelle sei figure realizzate, non l’ho dimenticato. E’ oltre la rotonda: guarda la sua famiglia, la sua donna, i suoi figli e il suo cane, con amore e ritrovata armonia”.

www.ilpiemontemese.it

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